Pagine

mercoledì 30 maggio 2012

Violenza sulle donne in Sicilia: finalmente la legge


29 Maggio 2012 - Oggi si è tenuto presso il teatro Canino del Comune di Godrano la conferenza ”Violenza sulle donne in Sicilia: finalmente la legge” promossa dall’associazione Onlus “Raggio di Sole”.
La conferenza è stata promossa per la presentazione e la discussione della nuova legge regionale “Vinciullo” sulla violenza alle donne.
Sono intervenuti l’On. Prof. Francesco Vinciullo promotore e firmatario dell’omonima legge n. 485 del 2011; la dott.ssa Loredana Messina, psicoterapeuta; l’avvocato Fabio Lo Verso, esperto di stalking; il Sindaco del comune di Godrano Matteo Cannella; la dott.ssa Marianna Bellini presidente dell’associazione “Raggio di Sole”.
La violenza sulle donne è un realtà che occupa troppo frequentemente la cronaca nera e i dati nazionali recentemente diffusi non sono confortanti.
In Italia più di 6 milioni e mezzo di donne ha subito una volta nella vita una forma di violenza fisica o sessuale.
Le vittime, soprattutto tra i 25 e i 40 anni, sono in numero maggiore donne laureate e diplomate, dirigenti e imprenditrici, donne che hanno pagato con un sopruso la loro emancipazione culturale, economica, la loro autonomia e libertà. Da noi la violenza è la prima causa di morte o invalidità permanente delle donne tra i 14 e i 50 anni. Più del cancro. Più degli incidenti stradali. Ogni giorno, da Bolzano a Catania, sette donne sono prese a botte, oppure sono oggetto di ingiurie o subiscono abusi.
Se nel consolante immaginario collettivo la violenza è quella del bruto appostato nella strada buia, le statistiche ci rimandano a una verità molto più brutale: che la violenza sta in casa, nella coppia, nella famiglia, solida o dissestata, borghese o povera.
La maggior parte delle donne è maltrattata dal partner o da persona conosciuta. La famiglia è il luogo più pericoloso per le donne. È lì che subiscono violenza di ogni tipo fino a perdere la vita. All'interno delle mura domestiche la violenza ha spesso le forme di autentici annientamenti, si comincia isolando la donna dal contesto amicale, poi proibendo l'uso del telefono, poi si passa alle minacce e così via in una escalation che non ha fine.
Dal 21 Dicembre scorso anche la Sicilia ha finalmente una legge sulla violenza di genere. Una legge sofferta sulle donne vittime di violenza che in Sicilia ancora mancava. Quali sono i punti salienti della legge?
Per prima cosa la definizione dei requisiti che un centro antiviolenza deve avere per definirsi tale. Questa legge servirà per primo a bonificare il settore laddove c’è stato un proliferare selvaggio di soggetti che si sono autoproclamati centri antiviolenza e che di fatto invece di aiutare le vittime le hanno ulteriormente e gravemente danneggiate.
Si definisce chiaramente che “la Regione riconosce la rilevanza del lavoro svolto dai centri antiviolenza che dimostrino di disporre di strutture adeguate e personale adeguato”.
Uno strumento che offre finalmente strumenti operativi per tutelare le potenziali vittime, donne ma anche bambini, di violenze domestiche gratuite e subdole.
Sarà importante adesso la sinergia fra gli enti per creare una rete che contrasti efficacemente il fenomeno e che contribuisca alla perfetta attuazione della legge.
Concludo con una frase pronunciata da Ghandi:
“La violenza è l’arma dei deboli, la non violenza quella dei forti”.
 Dr.ssa Patrizia Vilardi, Assessore alle Politiche Sociali, Comune di Bolognetta.

Nessun commento:

Posta un commento

Tutti gli utenti possono manifestare il proprio pensiero nelle varie sezioni del blog Bolognetta News.
Ferma restando la piena libertà di ognuno di esprimere la propria opinione su fatti che possano interessare la collettività o sugli argomenti specifici da noi proposti, i contributi non dovranno in alcun caso essere in contrasto con norme di legge, con la morale corrente e con il buon gusto.
Ad esempio, i commenti e i nickname non dovranno contenere:
- espressioni volgari o scurrili;
- offese razziali o verso qualsiasi credo o sentimento religioso;
- esaltazioni o istigazioni alla violenza.
I contributi che risulteranno in contrasto con i principi esposti non verranno pubblicati.
AVVISO: dopo aver scritto il commento andate su:
Commenta come: e cliccate sulla freccia e scegliete Nome/URL ed inserite il vostro nome o nickname e cliccate su Continua. Ecco fatto. Se invece avete un indirizzo email su GOOGLE potete autenticarvi con le vostre credenziali. In tal modo il commento sarà autentico con il vostro vero nome e cognome.