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domenica 29 gennaio 2012

CHIUSURA "sine die" SCUOLA MATERNA DI BOLOGNETTA

     Alcuni giorni fa, a seguito di un esposto della Sig.ra Patrizia Vilardi in Spataro, è stata chiusa con Ordinanza del Sindaco la N. 3 del 19/01/2012 la scuola dell’infanzia presso l'Istituto Figlie della Croce di Bolognetta.  A causa della mancanza di acqua si è scoperto che la cisterna usata dalla scuola era nel giardino antistante priva di chiusura ed in pessime condizioni per l’uso a cui era destinata. Il Sindaco immediatamente si è attivato ed in questi giorni si stanno effettuando i lavori necessari. La vicenda che di per sé riveste un fatto molto grave è stata strumentalizzata, cercando di far apparire la denuncia come un fatto politico e non come un dovere ed un obbligo di ogni cittadino.
Riportiamo la lettera del Sindaco dott. Gaspare Greco indirizzata ai genitori della scuola dell’infanzia e la lettera della dott.ssa Patrizia Vilardi indirizzata alle mamme.
Fate voi le vostre considerazioni.


Lettera di Patrizia alle mamme:

Care mamme, con questa lettera c’è il tentativo da parte mia di fornire delle spiegazioni sugli eventi accaduti negli ultimi giorni.
C’è stata da parte mia una denuncia su un fatto molto grave, ovvero la scoperta, all’interno del giardino della scuola dell’infanzia di Bolognetta , di una cisterna interrata, con un coperchio non provvisto di lucchetto, ma solamente poggiato ed assicurato da una pietra facilmente spostabile anche da un bambino. A questo giardino si può facilmente accedere dato che il cancelletto che ne assicura l’accesso non è munito anch’esso di lucchetto. E’ GRAVISSIMO che ci siano in giro dei pozzi non adeguatamente assicurati, e lo diventa mille, un milione di volte di più se questo accade all’interno di una scuola materna che ospita 125 bambini!!!!! Mamme quante volte abbiamo appreso dai notiziari di bambini caduti in dei pozzi incustoditi. I bambini sono curiosi, imprevedibili, incontrollabili, lo sappiamo tutti, no?
Secondo punto non meno grave: l’acqua. All’interno di questa cisterna, incustodita ed incontrollata, si trova dell’acqua sporca, per usare un eufemismo, che viene convogliata ai rubinetti che i nostri figli utilizzano per lavarsi le manine. Per fortuna, e sottolineo solo per FORTUNA, questa gravi negligenze non hanno mai causato incidenti ai bambini!
Quanti di voi, dopo aver scoperto una tale nefandezza, sarebbero rimasti a guardare? Questo fatto è gravissimo, lo ripeterei all’infinito! Ricordiamoci sempre che stiamo parlando di BAMBINI! Se i bambini non vengono protetti da noi adulti, a chi spetta farlo? E’ un nostro dovere morale e soprattutto civico denunciare questi fatti!
Ho sorvolato come voi su tantissime pesanti lacune presenti in questa scuola, lacune di cui noi tutti genitori siamo a conoscenza e che abbiamo nostro malgrado accettato. Il fatto sopra descritto è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Quando ho appreso della presenza di una cisterna incustodita e ancor di più, della presenza al suo interno di acqua “non molto limpida”che era destinata ai nostri bambini, non ci ho pensato due volte a prendere carta e penna e scrivere. Non potevo più tollerare queste, lasciatemelo dire, ATROCITA’. Ho pensato di fare la cosa giusta non solo per mio figlio, ma anche per i vostri figli! Lungi da me il pensiero di far chiudere la scuola! Mamme, io ho tre bambini molto piccoli, devo essere stata una masochista per aver messo in atto un piano diabolico (come è stato insinuato da alcune persone) finalizzato alla chiusura della scuola! Ma questo è scritto anche nella denuncia, riporto il testo: “Con la presente denuncia non si vogliono marcare le altri gravi e palesi deficienze insistenti sui locali, perché chiaramente la chiusura dei locali non idonei provocherebbe un ulteriore danno a carico di noi cittadini”. Il piano diabolico, semmai, lo stanno cercando di mettere in atto quelli che cercano a tutti i costi di nascondere la verità!
La cosa che più mi ha angosciato è che mi sono ritrovata da sola (appoggiata solo nei giorni successivi da altre poche mamme) in questa battaglia. Credevo di aver fatto la cosa giusta per tutti, credevo di avere l’appoggio di molte mamme, ed invece il vuoto. Mi sono sentita un agnellino in una tana di lupi, brutta sensazione, credetemi… E questo solo perché stavo cercando di tutelare la salute e la sicurezza dei nostri piccoli.
Voi mi direte, come mi avete già detto in tante: “ noi non contestiamo ciò che è stato fatto, ma il MODO, in cui è stato fatto”. Secondo il Vostro punto di vista era mio dovere, prima di procedere con la denuncia, fare una riunione con i genitori, o quantomeno con i rappresentanti di classe, per decidere insieme il da farsi.
Secondo il mio punto di vista, il modo in cui ho agito è stato LEGITTIMO. Perché avrei dovuto avvisare tutte voi mamme? Stavo facendo un’azione a fin di bene, il mio obiettivo era la segnalazione di un pericolo. Io davo per scontato che tutte voi avreste condiviso il mio gesto! Io non riesco a capire cosa vi ha turbato tanto. Forse l’eventuale chiusura della scuola per il tempo necessario alla sostituzione della cisterna?
E comunque chi denuncia un misfatto, chi fa una protesta, chi fa uno sciopero, non è tenuto ad avvisare chi è direttamente coinvolto. I camionisti, i benzinai, i lavoratori che scioperano non vengono mica da me a chiedermi il consenso, lo fanno e basta! Se mio figlio subisce un torto a scuola o in qualsiasi altra parte del mondo io non devo aspettare il consenso di altri per denunciare, per protestare! Lo faccio e basta!
Mi viene la pelle d’oca quando leggo in un volantino che mi è capitato tra le mani: “chi ha causato il DISASTRO nella scuola dell’infanzia se ne dovrà assumere le GRAVI responsabilità dinnanzi all’opinione pubblica e a voi mamme di Bolognetta e dovrà trarne le dovute conseguenze. Dobbiamo evitare che venga turbato l’ordine pubblico”. Raccapricciante! Io sono senza parole. Mamme ma vi rendete o no conto di ciò che viene scritto, ma più che altro pensato, dalla persona che ci dovrebbe rappresentare.
Ancora più raccapricciante una frase che recita così: “mi perviene via fax la relazione dei medici dell’ASP. Oramai il guaio era fatto!”. Un buon padre di famiglia è questo che avrebbe detto? O avrebbe forse detto qualcosa del genere: da questa relazione si evince che ci sono nella nostra SCUOLA DELL’INFANZIA delle gravi lacune che potrebbero compromettere la salute e la sicurezza dei vostri figli. Mi impegnerò da oggi a trovare qualsiasi tipo di soluzione al problema sollevato…
Sapete qual è la differenza tra questa lettera e il volantino prima menzionato? Io scrivo di fatti, di problemi, di possibili soluzioni; in quel volantino si parla del nulla, si fanno solo accuse, offese, allusioni, ne cito solo alcune: falsi profeti, il guaio è fatto, autori del disastro, la vostra firma potrebbe essere usata contro di voi, profeti di sventure, false e bugiarde verità, metodo sgarbato ed irrispettoso. Solo due righe in riferimento al problema reale: “il 23 Gennaio inizieremo i lavori nella scuola dell’infanzia, poi la riapriremo”. E mi fermo qui, non voglio fare polemiche. Sono una mamma ma sono soprattutto una SIGNORA!
Mamme dobbiamo interrompere questo assurdo silenzio, dobbiamo trovare il coraggio di ribellarci! Dobbiamo farlo per i nostri figli, per i bambini di domani, per tutta la collettività, è un nostro DOVERE! E’ vero, questa situazione ci sta creando un fortissimo disagio, e ce ne creerà forse per altro tempo ancora. E se mi ritenete responsabile di questo vostro stato vi chiedo infinitamente SCUSA, non era mia intenzione crearvi dei problemi. Ma penso, che se il sindaco ha deciso di chiudere la scuola e di fare dei lavori, è stato solo un bene per i nostri bambini e non un male! Ma dobbiamo aspettare la disgrazia prima di cominciare a fare qualcosa? No! Bisogna prevenire, e voi lo sapete meglio di me! Mamme stringiamo i denti… teniamoci i bambini a casa per il tempo necessario. Non si può lasciare un paese di oltre 4000 abitanti senza una scuola materna (che anche se non obbligatoria, come molti dicono e mi stupisce ancor di più che questo venga detto da un primo cittadino, è pur sempre un diritto dei nostri figli!) Io mi batterò in prima persona, OGGI E NON DOMANI, affinché qualcosa venga fatta e spero di avere l’appoggio anche di altre mamme in questa battaglia, perché di una battaglia si tratta. Io per prima sto vivendo dei forti disagi, ma se questo porterà dei benefici a tutti, sono ben contenta di viverli questi disagi. Per ottenere qualcosa di buono, occorrono dei sacrifici, e voi credo lo sappiate bene. E spero che questo sia l’inizio di un lungo cammino che ci porterà finalmente ad avere per i nostri figli una scuola degna di essere chiamata SCUOLA DELL’INFANZIA!
Concludo con una frase presa su Facebook: è veramente bello battersi con persuasione, abbracciare la vita e vivere con passione. Perdere con classe e vincere osando...perché il mondo appartiene a chi osa! La vita è troppo bella per essere insignificante.” Charlie Chaplin
“Chi non ha il coraggio di ribellarsi non ha diritto di lamentarsi”
Mamme, sacrifichiamoci per qualche settimana, facciamolo per i nostri figli. Un giorno ci guarderemo indietro e invece di dire” io c’ero e non ho fatto niente” diremo “io c’ero, e sono orgogliosa di quello che ho fatto!”
Grazie a tutte per la cortese attenzione.
Patrizia Vilardi
P.S. Padre Pino ha comunicato domenica scorsa che i controlli da parte dell’Asp sarebbero stati fatti a prescindere dalla mia denuncia, come negli altri comuni. Per questo, per favore, non odiatemi….

CI RISIAMO... PRIMA O DOPO DOVEVA INIZIARE



Il Dott. ANTONINO TUTONE ha battuto tutti sul tempo annunciando la sua candidatura a Sindaco di Bolognetta in occasione delle imminenti consultazioni elettorali.
Questo blogger gradirebbe proporsi  da moderatore per quanti vorranno esprimere le loro opinioni sui contendenti a detta carica e a quanti vogliono mettersi in gioco con i due schieramenti con compiti diversi.
Non saranno pubblicati commenti che possano ledere la privacy o la moralità di persone facilmente rintracciabili. Saremmo ben lieti di pubblicare i programmi dei due schieramenti e di conoscere anche quanto verrà fatto per la nostra periferia. Auguri per un buon  lavoro...e ricordatevi sempre che SIETE LI 'PER SERVIRE I CITTADINI E NON GLI AMICI DEI CITTADINI!

Incendio distrugge azienda trasporti

Sette autobus granturismo, due minibus, un'auto, e un prefabbricato di 40 mq, che ospitava un ufficio, sono stati distrutti da un grosso incendio scoppiato intorno alle 4 di questa notte in un deposito di una ditta di Bolognetta, nel palermitano. Le fiamme hanno interessato un piazzale nei pressi della SS121, al chilometro 239. 
Non ci sono feriti, ma i danni sono ingenti. Sulle cause del rogo stanno indagando i carabinieri della Compagnia di Misilmeri.
Alla famiglia Barbaccia, va la nostra piena solidarietà!



 

venerdì 27 gennaio 2012

ANCHE BOLOGNETTA NE RISENTIRA'

Distretto turistico, Santoro si dimette
A rischio il futuro del “Costa Normanna”

Il distretto turistico Costa Normanna tramonta prima ancora di nascere. A sorpresa, ieri, sono arrivate le dimissioni del presidente, Stefano Santoro, assessore al Turismo del comune di Palermo, che mettono seriamente a rischio il futuro di un ente che è stato formalmente costituito davanti al notaio ma che non ha ancora mosso i primi passi.

Coinres le responsabilià: in capo ai Sindaci secondo alcuni dirigenti


Rifiuti, buco da 40 milioni per assunzioni immotivate: scontro tra Coinres e sindaci

La dirigenza del Consorzio che gestisce la raccolta ha inviato un dossier di circa mille pagine in Procura


PALERMO - È scontro tra i vertici amministrativi del Coinres ed i 21 sindaci del territorio nel palermitano gestito dall’Ato Rifiuti. Il direttore tecnico del Consorzio che gestisce la raccolta, Giuseppe Pirrone, ed il direttore amministrativo, Roberto Li Causi, hanno inviato un ricco dossier di circa mille pagine alle Procure di Termini Imerese e Palermo, alla Prefettura e alla Procura regionale della Corte dei Conti, per accertare eventuali responsabilità su un buco da 40 milioni. Un maxi buco, secondo i due dirigenti, frutto di assunzioni non motivate.

Ad innescare la miccia, nei giorni scorsi, è stato il sindaco di Bagheria, Biagio Sciortino, che ha scaricato sui tecnici le cause del buco. Accuse che hanno indotto Pirrone e Li Causi ad inviare ai magistrati il dossier, contenente anche un centinaio di delibere e una relazione di 33 pagine. Secondo i vertici del Consorzio Coinres il deficit «è legato», come si legge nella relazione, «alla politica messa in atto dai sindaci in ordine alle assunzioni di personale». In breve tempo, secondo una ricostruzione dei due dirigenti, si è passati da un organico di 400 persone a quasi 550. La relazione include le delibere in cui i due tecnici schierano formalmente contro le assunzioni «prive di qualsiasi copertura finanziaria. Tanto che lo stesso consiglio di amministrazione deliberò che il Coinres non era in grado di svolgere il servizio di raccolta». Inoltre, secondo Pirrone e Li Causi si sarebbe creato «un caos organizzativo, perché’ volutamente i sindaci non hanno mai approvato i bilanci di previsione e i rendiconto dell’Ato». Il motivo consiste nel fatto che non approvando i bilanci, si sperava nell’aiuto solo del governo della Regione.
Fonte Italpress
15 novembre 2010

Coinres: no alle generalizzazioni


Pubblichiamo volentieri questa nota di precisazione ad un nostro articolo di qualche giorno fa dal titolo:"Coinres: ormai è guerra fratricida", inviataci dai direttori tecnico e amministrativo del Coinres Giuseppe Pirrone e Roberto Li Causi; nota alla quale facciamo seguire una nostra risposta.
Gentile Direttore,
abbiamo letto con molta attenzione ed interesse il commento di Bagherianews titolato "COINRES: ormai è guerra fratricida" con il quale il redattore ha messo in evidenza alcuni passaggi del documento che chi scrive ha provveduto ad inviare nei giorni scorsi oltre che alle Procure di Termini Imerese e Palermo anche alla Procura della Corte dei Conti, alla Prefettura di Palermo, al Presidente della Regione e a vari altri Enti ed Istituzioni regionali.
Abbiamo colto anche il passaggio finale del commento ove si afferma che quanto riportato nella relazione risulterebbe essere "Tutto giusto, tutto vero"; affermazione che consideriamo un po' affrettata perchè presumiamo che il commentatore non abbia letto per intero la relazione e gli allegati in essa richiamati, limitandosi a riprendere alcuni passaggi già riportati da organi di Stampa.
Ci permettiamo di suggerire ai commentatori che eventualmente si succederanno, considerata la gravità degli argomenti trattati nel documento, di acquisirne piena contezza prima di esprimere alcun giudizio.
Non crediamo, infatti, che generiche considerazioni sul COINRES possano consentire di rendere giustizia in primo luogo ai cittadini in ordine alle responsabilità - comprese quelle di chi scrive, ove fossero accertate - del degrado del territorio dei comuni dell'ATO PA4, e in secondo luogo anche ai tanti lavoratori del COINRES per le condizioni di assoluta precarietà in cui sono stati costretti a lavorare .
Probabilmente il commentatore di Bagherianews se avesse letto per intero la relazione e soprattutto gli allegati avrebbe trovato parecchie risposte alle legittime domande poste, comprese quelle ove espressamente si chiede: "Ma solo ora hanno scoperto queste cose? Perché solo ora hanno deciso di scrivere alle procure?" . Infatti parecchie segnalazioni su quanto riportato nel documento sono stati già da qualche anno comunicati agli organi consortili, ai comuni soci e a parecchi Enti ed Organi sovra ordinati.
Per concludere, scusandoci di occupare ancora un po' di spazio, vorremmo sottolineare che non condividiamo il titolo del commento ove si fa cenno a una " guerra fratricida" in atto, che ci sembra rimandi a visioni quasi "Bibliche"; riteniamo infatti, forse per il mestiere che svolgiamo, che le vicende legate al COINRES si prestino piuttosto a una interpretazione più laica che rimanda unicamente al determinarsi di rapporti relativi al ruolo e agli atti posti in essere da ognuno in questa triste storia.
GIUSEPPE  PIRRONE Direttore tecnico   ROBERTO  LI CAUSI Direttore Amministrativo   (il grassetto è della Redazione)
LA  NOSTRA  RISPOSTA
Partiamo dalla fine: i titoli degli articoli di giornale debbono compendiare sia pure in maniera sintetica, e se necessario simbolica o immaginifica, il contenuto dell'articolo, e stimolarne, ove possibile, la lettura.
Non sempre naturalmente si raggiunge l'obiettivo; noi ci proviamo ogni giorno, e talvolta noi stessi non siamo soddisfatti del nostro lavoro.
Nell'articolo in questione però ci è parso adatto ricorrere ad una espressione ( "guerra fratricida") che resoconta in maniera sintetica di come, organi di direzione politica e di direzione amministrativa e gestionale del Coinres, che pure hanno per anni condiviso scelte e decisioni, adesso si siano venuti a trovare su fronti contrapposti, denunciando alle magistrature quelli che considerano illeciti.
Per questo pensavamo, e continuiamo a pensare, che il titolo da noi usato rendesse bene l'idea.
Per quanto riguarda il resto, fermarsi ad alcune nostre affermazioni apodittiche "tutto giusto, tutto vero", che è soltanto artificio retorico lessicale, o considerare le nostre "generiche considerazioni" solo perché non abbiamo letto, (né mai purtroppo potremo farlo), le 1000 pagine, (almeno tante si dice che siano), della relazione e degli allegati inviati dagli scriventi alla Magistratura penale e contabile, ci sembra, questo sì, ingeneroso e forse anche superficiale.
Se un giornalista dovesse scrivere solo su cose e vicende di cui abbia letto tutti gli atti e gli allegati, potrebbe cambiare mestiere.
Crediamo di avere, per notizie acquisite nel tempo in una molteplicità di occasioni ( dibattiti consiliari, documenti e prese di posizione di partiti, indagine conoscitiva del parlamento nazionale, pubbliche inchieste e articoli di giornali, per aver letto sia pure sommariamente corpose relazioni di organi di indagine (GdF), oltre che da informazioni attinte direttamente da tanti dei soggetti protagonisti a vario titolo della vicenda rifiuti, e tra questi sindaci dei comuni consorziati, direttore generale del Coinres, esponenti politici di varia estrazione, assessore regionale ai rifiuti, semplici operatori e dipendenti collaboratori del Coinres), sufficienti elementi di giudizio per potere esprimere una opinione ragionata e non "generiche considerazioni"
E poi riteniamo di avere titolo, anche come semplici cittadini di questa città, che dalle emergenze rifiuti è stata umiliata e offesa, per potere esprimere una opinione.
Ecco, ci sarebbe piaciuto, e ci piacerebbe, che i direttori tecnico e amministrativo del Coinres, sia pure in maniera sintetica e sommaria avessero dato una sia pur parziale risposta nel merito agli interrogativi che abbiamo posto, nell'ottica di dare un contributo alla soluzione di un problema e di una situazione che ha ormai raggiunto livelli non più tollerabili.
ANGELO  GARGANO

giovedì 26 gennaio 2012

Coinres: minacce al sindaco di Marineo

L'assemblea del Coinres si conclude con le minacce al Sindaco di Marineo


di Piazza Marineo
MARINEO. Un’assemblea tra i sindaci aderenti al consorzio Coinres si è conclusa con un gravissimo atto di intimidazione, in chiaro stile mafioso, nei confronti del sindaco Francesco Ribaudo.
Sono state, infatti, tagliate due ruote all’automobile di rappresentanza del Comune di Marineo, parcheggiata a pochi metri dal luogo dove si teneva l’incontro a cui partecipavano i rappresentanti delle 22 amministrazioni comunali dell’Ato Pa4 e della Provincia Regionale di Palermo. Il Sindaco Ribaudo, minacciato anche verbalmente da un balordo, ha denunciato l´accaduto ai carabinieri.
Adesso indaga anche la magistratura. Ufficialmente, gli amministratori dei comuni dell’Ato Pa4 erano stati chiamati per decidere sulla cessione di un ramo aziendale del Coinres, vista l’incapacità gestionale del consozio. Di fatto, gli operai ex Temporary presidiavano l’uscita dei locali del

mercoledì 25 gennaio 2012

LETTERA DEGLI AMMINISTRATIVI DEL COINRES


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Riceviamo  e pubblichiamo: In merito alla vicenda che vede protagonista il COINRES - ATOPA4 e, loro malgrado, i dipendenti amministrativi fino a poche settimane fa in servizio presso l'unita' locale di Bagheria, gli scriventi sentono la necessita' di fare alcune precisazioni:
A far data dal mese di Agosto 2011, il Sindaco di Bagheria dott. Vincenzo Lo Meo ha deciso di pagare direttamente - attraverso l'arbitrario esercizio dell'istituto della delegazione di pagamento - solo la forza lavoro operativa addetta al servizio di

giovedì 12 gennaio 2012

INTERVISTA AL SINDACO DI MARINEO


DAL COINRES SI POTEVA 
USCIRE DA TEMPO
E' vero che per i Comuni dell'ATO PA 4 era impossibile uscire dal COINRES, nonostante ne fosse stata accertata la gestione fallimentare? Su questo punto abbiamo ascoltato il parere di chi del COINRES ha fatto parte, seppur per poco tempo, decidendo di uscirne, a differenza di altri, per tutelare gli interessi della propria cittadinanza. Parliamo del sindaco di Marineo, Franco Ribaudo che ora, dopo aver lasciato il COINRES 3 anni fa, ha ottenuto per il suo ente un riconoscimento importante come quello di comune virtuoso nell'ambito della raccolta differenziata. Al lettore/cittadino le riflessioni sul caso.

mercoledì 11 gennaio 2012

ANCORA SUL COINRES

Misilmeri News - Coinres: gli operai non percepiscono lo stipendio
Hanno organizzato manifestazioni spontanee e bloccato la raccolta dei rifiuti circa 200 dei 530 netturbini del consorzio Coinres, che gestisce il servizio di smaltimento in 21 comuni dell´hinterland palermitano. Gli operatori protestano per il mancato pagamento degli stipendi di novembre, dicembre e della tredicesima. "Il Coinres non ha disponibilità in cassa per pagare gli stipendi - spiega Francesco Ferrara, segretario provinciale della Fit Cisl Ambiente - perché molti sindaci non hanno versato le quote mensili".

Solo in alcuni comuni come Bagheria, Ficarazzi e Villabate i sindaci stanno

martedì 3 gennaio 2012

Gli operatori Temporay non verranno licenziati



Proseguiranno regolarmente la loro attivita’ i 192 lavoratori (di cui 26 a Bagheria) a tempo determinato del Coinres. E’ l’esito del tavolo che si e’ tenuto stamani nella sede della Provincia di Palermo, in presenza del Presidente Giovanni Avanti, i commissari liquidatori del Consorzio, che gestisce la raccolta in 21 paesi del palermitano, i sindacati Cgil Cisl e Uil e i sindaci. A darne notizia e’ la Fit Cisl Ambiente.

Lettera dipendente COINRES



Abbiamo ricevuto da Massimo Gambino, uno dei 180 dipendenti Coinres (già Temporary) che rischiano a partire dal prossimo 1 gennaio la perdita del posto di lavoro, una presa di posizione che volentieri pubblichiamo.
Non può piovere per sempre ....o forse si.
Mi vedo obbligato a inserire il dubbio a un concetto che mi era di conforto prima, ma che adesso ho sfatato in seguito alle tribolazioni che io e i miei colleghi di lavoro ogni anno patiamo, dove sembra che un perverso destino si stia accanendo contro di noi.