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domenica 8 aprile 2012

Solidarietà a SERGIO GUTTILLA ed alle Comari

ORIGINALE

Riportiamo per correttezza la vera foto ESATTA ed originale tratta dal sito istituzionale del Comune di Bolognetta del Leggio con trumò, costato € 4.500,00 e del libro di San Francesco d’Assisi costato € 2.500,00. Sulla prima pagina del sito ufficiale del Comune di Bolognetta, cliccando qui <<<<<0>>>>>, potete leggere la lettera del Sindaco del 6 aprile 2012 con le foto dei particolari del libro e del leggio e dei commenti sotto riportati.

Il Sindaco uscente dott. Rino Gaspare Greco ha voluto puntualizzare che la foto del libro, che era apparsa su Facebook qualche giorno fa, non era quella del suo acquisto di € 7.000,00 ma quella a suo scrivere di un “CENSORE, TAROCCARO, PATACCARO,  FRATE TRAPPISTA e “MARGARITAS ante PORCOS (le sue perle davanti ai porci)””!!!
TAROCCO

L’autore della patacca, tale SERGIO GUTTILLA, ha evidenziato quali sono state le priorità che questa amministrazione ha inteso anteporre spendendo i soldi pubblici. Soldi, che, è bene ricordare che oggi più che ieri, si raccolgono direttamente dalle tasche dei Bolognettesi attraverso le bollette della TARSU, del canone di depurazione, dell’addizionale Irpef Comunale e della prossima IMU del mese di Giugno prossimo.


Scrive il sindaco dott. Rino Gaspare Greco: “I sentimenti non devono guidare la politica. La politica deve basarsi sulla ragione. Con il sentimento si manipolano le coscienze, con la ragione si risolvono problemi.” ed ancora “Nei  Comuni c'è sempre qualcosa di più prioritario rispetto ad altro. Dice un adagio popolare: "Ogni testa è un tribunale". Seguendo questa logica si rischia l'immobilismo.”  L'esercizio delle responsabilità sociali richiede conoscenza, competenza, progettualità... capacità che si acquisiscono in un quotidiano impegno ad informarsi, a partecipare, a pagare di persona, a scendere in campo, ad entrare nel merito dell'ordine del giorno delle priorità e dei doveri e le responsabilità di chi guida i processi collettivi.”

Ed è proprio seguendo questa logica che fermo restando il valore del libro, si poteva a nostro parere, risparmiare sul leggio, comprandone uno della FOPPAPEDRETTI “modello Leggio Reading” che compreso di spedizione costa € 66,60 anziché € 4.500,00.

Per chi non conoscesse l’autore della patacca, tale SERGIO GUTTILLA (grande umile servitore della collettività di Bolognetta a cui va la nostra solidarietà per le offese gratuite ricevute dal sindaco dott. Rino Gaspare Greco) egli è volontario Capo Scout Agesci, braccio destro della comunità Cattolica Bolognettese, ed attraverso le proprie attività di volontariato fa indubbiamente della propria vita una opera d’arte, “acquisendo la certezza della propria umanità”, perché un UOMO come SERGIO GUTTILLA verrà sempre apprezzato finché ci sarà memoria!

Il fatto che la foto del libro inserita da internet da Sergio Guttilla, e fatta girare da molti altri con nome e cognome e non semplici compari e comari, non sia quella esatta, non crediamo importi molto alla collettività, che invece sa bene come in momenti di crisi è necessario stringere la cinghia, e non sperperare soldi perché questo acquisto ha tutto il profumo di uno dei tanti sperperi perpetrati da questa amministrazione, come riportato in alcune delibere di Consiglio Comunale.

La frase che è scritta sulla facciata del Teatro Massimo di Palermo: “L’arte rinnova i Popoli e ne rivela la vita. Vano delle scene è il diletto ove non miri a preparar l'avvenire”, sembra calzare bene all’operato di questa amministrazione.
Se l’acquisto per rinnovare lo studio del Sindaco può essere fatto passare per arte, allora sarebbe stato più corretto vedere se a Bolognetta ci fossero stati dei bravi Artigiani Falegnami in grado di costruire mobili per la casa comunale, prima di andare a spendere da “Trionfante Antichità a Palermo” la modica cifra di circa 30.000,00 Euro per rinnovare le scomode poltrone del sindaco. In quel caso trattandosi di artigianato locale fatto a mano, nessuno avrebbe potuto smentire che trattasi di “Arte Locale”.
Riguardo la seconda parte della frase infissa al Teatro Massimo di Palermo “Vano delle scene è il diletto ove non miri a preparar l'avvenire”, la condotta di questa amministrazione, essendo attori di questo teatro Bolognettese, invano ha recitato se nulla sta lasciando per preparare l’avvenire di questo Comune.
Aspetteremo la relazione conclusiva del mandato del sindaco dott. Rino Gaspare Greco, circa lo stato finanziario dell’Ente, per meglio poter approfondire l’argomento e finire di commentare la frase.

Confidiamo nell’interesse di alcuni Professori collezionisti di scritti inediti locali e contemporanei, di fare di tutte le dichiarazioni, comunicazioni, atti pubblici, delibere comunali, del Sindaco Uscente, una raccolta per farne strafalcioni di saggezza per i messaggi profusi, nell’augurio che non diventino “Margaritas ante porcos”.

Il nostro saluto a Sergio Guttilla che in queste ore si trova in Terra Santa.

Buona Pasqua.

7 commenti:

doncorleone ha detto...

Piena solidarietà a Sergio Guttilla che ci ha fatto conoscere un ulteriore spreco (con la scusa che trattasi di opera culturale) di questa amministrazione.

Isativi i Peri pi nun pistari a..... ha detto...

Pensate che emozione avra' provato il Sindaco quando è andato a Palermo a comprare i mobili del suo ufficio compreso il legio: si sara' sentito come due fidanzati che vanno a comprare i mobili per il loro nido d'amore cercando di far bella casa loro per farla vedere agli amici.Pensando poi di pagali con i soldi della
BELLE-VATA.
Chissa' il Sindaco quando pago' il conto se si è reso conto che li pagava con i soldi delle nostre
BELLE-TASCHE!

Salvo ha detto...

Solidarietà a Sergio!!
Ma la lettera integrale del sindaco artista non si può vedere? Sono veramente curioso di vedere le altre perle di questo saltimbanco sul viale del tramonto.

Salvo ha detto...

Ho aperto il link della lettera (prima non mi si apriva). Tutto come previsto: i deliri di questo povero Vittorio Sgarbi de noantri!!!

Rosanna ha detto...

Forse il nostro onnipotente l'unica cosa che non sa è.........il saggio non è chi sa tutto , ma chi sa di non sapere !!!!!!!!!!!troppe cose crede di conoscere , la cultura le priorità degli altri!!!! ma forse non si è fermato a pensare che per qualcuno le priorità sono altre che sicuramente vengono dettate anche dal cuore ,( ma lui il cuore non lo considera perchè si fa tutto solo con la mente ).

Salvo ha detto...

Dov'è finita quella storia sul re nudo?

IL Grillo Parlante ha detto...

"IL RE E' NUDO"
Ancora una volta il sindaco di Bolognetta (ormai ex), Rino Greco (che avvilimento scrivere questo nome), anziché guardare la luna guarda il dito che la indica, cercando di rigirare ad arte e a suo beneficio il problema (ma non era devoto di Sant'Antonio?).
Così ha fatto con la Signora Patrizia Vilardi (mamma coraggio), in occasione della legittima denuncia della stessa, riguardante lo stato di pericolo in cui erano sottoposti i bambini ospitati presso la scuola dell’infanzia nei locali dell’istituto delle suore. In quella occasione, il nostro, per usare un suo stesso eufemismo, ha cercato di mettere in moto, in un momento in cui si è reso conto delle obiettive ed oggettive verità contenute in quella denuncia, una perfida macchina del fango nei confronti di quella mamma coraggio, ma che alla fine gli si è rivolta contro, per il fatto stesso che a tamburo battente è corso a sistemare (con un spesa di 9.800,00 euro… forse…) quelle stesse infrastrutture elencate nella suddetta denuncia.
Adesso ci riprova con Sergio Guttilla. E’ evidente che ormai, percependo che la sua misera fine da amministratore (ma a lui piace dirsi “podestà”), si avvicina ingloriosamente, il suo astio è schizzato fuori da ogni umana e sensata ragionevolezza!
Egli ormai comprende (nei pochi attimi di barlume che attraversa il suo intelletto) che la fine è vicina e che dall’8 maggio 2012 dovrà rendere conto di tutte le scelleratezze perpetrate nei confronti del popolo sovrano bolognettese.
Egli in tanti anni da amministratore (perché bisogna ricordare ai più giovani che questo individuo e il suo attuale presidente del consiglio, hanno amministrano il nostro comune, se pur in maniera discontinua, dal 1983), si è illuso di essere come il re della favola di Andersen, che amava tanto vestirsi bene, al punto da cambiare abito (mobilio) più volte al giorno e da non essere mai contento degli abiti che aveva. Egli continuamente ordinava al suo sarto di confezionargli altri abiti, sempre più belli e quest’ultimo (il suo delfino), poveretto, che era anche l'unico sarto del reame, non sapeva più a che santo votarsi. Così, un giorno, in preda alla disperazione, escogitò uno espediente. Si recò dal re e disse di aver inventato un tessuto che cambiava forma e colore continuamente, e che sarebbe stato visibile solo ai saggi, mentre gli stolti, gli ignoranti e gli stupidi non avrebbero potuto vederlo. Il re pensò che, indossandolo, sarebbe riuscito a distinguere i saggi dagli stolti.
Finalmente, il re ricevette il pacco con il nuovo abito, ma al suo interno non vide nulla, perché effettivamente non c'era nulla da vedere. Ma per non apparire stolto, ignorante o stupido, fece finta di indossarlo e uscì fra le gente del suo regno. Naturalmente, poiché nessuno (assessori e consiglieri) voleva rischiare la pelle, nessuno si azzardò a dire che il re era nudo. Fintanto che un bambino esclamò: "IL RE E’ NUDO!"
Ma mentre nella favola di Andersen tutti allora se ne resero conto e il povero re dovette scappare a gambe levate, da noi oggi le cose vanno diversamente. C'è tanta gente che se ne accorge e dice che "il re è nudo", solo una sparuta parte di chi sente preferisce rispondere: "No, ti sbagli, non è vero. Io sono convinto che ha un bel vestito e gli credo quando me lo dice!" E questo anche se con "il re è nudo" si denunciano violazioni di leggi, inadempienze, favoritismi, disinformazione, conflitti di interesse e angherie nei confronti di cittadini che reclamano.
Affinché in futuro non si verifichino vergogne simili bisogna aprire gli occhi ed ammettere che il re è nudo assumendo un atteggiamento coerente e impegnandosi per far capire al re che per il bene del paese deve andarsene senza fare resistenza e senza lasciare eredi. Questo signore e tutti quelli che lo hanno spalleggiato non hanno capito che sono i dipendenti di coloro che pagano le tasse e cioè dei cittadini. E come tutti i dipendenti infedeli e fannulloni, saranno cacciati il 6 e 7 maggio 2012.

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