Grande saluto alla cittadinanza del sindaco uscente dott. Rino Gaspare Greco.
Il sindaco ha voluto fare un escursus dei suoi mandati ed incarichi politici, iniziando cronologicamente da quando era assessore del Sindaco Salvatore Carletti il quale tra le tante opere fatte a Bolognetta ha realizzato la Biblioteca Comunale. Ha ulteriormente ricordato quanto la cultura sia importante e quanto è importante che essa sia poggiata su un solido leggio.
Tra i tanti ricordi della sua carriera politica, ha puntualizzato che nel 1997 e nel 2002 egli ha perso le elezioni comunali non perché aveva compagni non graditi, ma perché cari amici suoi “di dentro” lo hanno colpito alle spalle, amici oggi non candidati in entrambi gli schieramenti, perché aspettavano il posto al COINRES, per il nipote, per il genero e gli hanno voltato le spalle. Ha pertanto raccomandato ai canditati a sindaco delle due liste di non farsi fregare come lui da promesse di posti di lavoro.
Sempre sul Coinres dichiara a chiare lettere che non è possibile uscirne e che i debiti creati andranno pagati obbligatoriamente da tutti i comuni in quanto soci, compreso alcuni degli stipendi degli impiegati della sede di Bolognetta appioppati al solo nostro Comune.
Nel 1991 ha inaugurato la scuola elementare nel plesso scolastico di via Torrebruna, (peccato che si sono dimenticati una strada adeguata per accedervi, “nostra deduzione”). Per il sindaco la scuola è stata sempre importante, essendo sempre il “papà metaforico” di tutti i bambini di Bolognetta, e non solo quando qualche mammina si preoccupa del suo bambinello perché frequenta momentaneamente la scuola. Ha allertato il futuro sindaco che tanti sono i problemi che troverà sulla scuola e che velocemente dovrà trovare delle soluzioni.
Sulla ristrutturazione della scuola materna di via Sturzo ha presentato una domanda di finanziamento di 1.090.000,00, essendo stata dichiarata inagibile. Ma essendo tale importo molto grosso e di difficile finanziamento, dal cervello del vicesindaco Franco Aiello è uscita la soluzione: smembrare il progetto in due tronconi, uno di consolidamento strutturale di € 690.000,00 ed uno di adeguamento normativo di € 403.000,00. (Speriamo che il nuovo Sindaco faccia luce sulla effettiva spesa necessaria per l’adeguamento di detta struttura “nostra deduzione”).
Ha ricordato le tappe importanti del suo ultimo mandato: la creazione dell’Università Popolare, le feste dei diciottenni, le lezioni di politica, l’educazione civica, di diritto pubblico, privato e tributario, impartiti nella terza media della scuola.
Un dialogo continuo tra l’amministrazione comunale e la società civile e religiosa, rispettando un patto fatto con i Bolognettesi il 13 Maggio del 2007.
Farà da guida a Roma, insieme al sindaco dei ragazzi Giorgia Costa, ai ragazzi delle medie, anche se il periodo non è appropriato (cioè la prossima settima) in quanto nel pieno della campagna elettorale. Ma dichiara il sindaco uscente di non essere impegnato direttamente nella tornata elettorale, ma di essere solo un tifoso della lista Franco Aiello sindaco, ma non partigiano (prendendo cosi le distanze dal candidato a sindaco Franco Aiello “nostra deduzione”).
Sulla toponomastica ha ricordato che le campagne ne sono ancora prive, ma grazie al lavoro di iniziativa e volontario del geom. Salvatore Saverino, tra breve almeno su Internet in Google sarà possibile leggere il nome delle contrade. Ha anche realizzato le cartine con la nuova toponomastica di Bolognetta, ma avendo su di esse inserito la sua foto personale, preferisce che nessuno ne faccia scherno prima delle elezioni.
Importante “alto rilievo in bronzo della Madonna” che asserisce il sindaco susciterà sicure polemiche, verrà collocato nella piazzetta (ovvero nel Parco Giochi bambini del Bivio di cui l’amministrazione uscente ha stipulato un mutuo per la riqualificazione per la somma di € 192.000,00 che sarà realizzato dalla ditta PALESTRA Carmelo Attilio, vincitrice dell’appalto per le sole opere edili per l’importo di € 117.000,00 oltre Iva come da D.D. n. 39 del 25/01/2012). Detta opera d’arte in bronzo, ha avuto l’approvazione e l’assenso del parroco di Bolognetta già da un paio d’anni. Spera il sindaco che venga installata entro la fine del suo mandato.
Importante spiegazione ha dato sulla revisione del Piano Regolatore non ancora definito in quanto manca di un documento essenziale denominato Valutazione Ambientale Strategica, che è in fase di allestimento con ulteriore spesa a carico del Comune. (La Vas è un documento obbligatorio per la revisione dei Piani Regolatori dal 13 febbraio del 2009 secondo la Legge Regionale n. 6/2009 art. 59 del 14/5/09. Ricordiamo che l’arch. Elio Caprì lo ha consegnato al Consiglio Comunale, che lo ha approvato il 16 febbraio del 2010, con il parere del responsabile del procedimento, privo di tale documento obbligatorio che ne produce l’annullabilità ai sensi dell’art. 11/5 del D.Lvo 152/2006. Questa negligenza o dimenticanza sarà inevitabilmente discussa obbligatoriamente dalla nuova amministrazione per le dovute conseguenze economiche, giuridiche, tecniche e di merito. Peccato che il sindaco che impartisce lezioni di diritto pubblico, privato, amministrativo e tributario non abbia letto due articoli di legge per rendersi personalmente conto della gravità“nostra deduzione”).
Sull’APS ha ricordato che detta società insieme ai tecnici del Comune, ha fatto delle ispezioni constatando che sui pozzi di Casachella c’è acqua torbida a 300 metri e secondo l'APS non è il caso di prelevarla. (Chissà se era il caso di consultare altra società per constatare tutto ciò, visto che nemmeno lo stesso sindaco è convito che a Casachella non vi sia acqua e che l'indagine è stata fatta da un organo in liquidazione che sicuramente non ha interessi a fare investimenti“nostra deduzione”).
Sul depuratore ha precisato che le responsabilità, della sua non messa in funzione nonché della realizzazione del collettore fognario di via Baucina, sono sempre dell’APS. (Peccato che questo discorso cozza con l’articolo apparso sul Giornale di Sicilia dell’8 Marzo 2012 dove “l’ADOC associazione consumatori” comunicava di aver raccolto le firme per l’abolizione del canone di depurazione ed il sindaco replicava nello stesso articolo che il canone va comunque pagato perché sono iniziate tutte quelle attività propedeutiche al funzionamento dell’impianto di depurazione, ovvero progetto, finanziamento e date di inizio e fine lavori, dando effettiva certezza all’attivazione del servizio).
Altri problemi che ha dovuto risolvere appena insediato sono i debiti fuori bilancio di cui cita circa € 1.100.000,00 e poi € 750.000,00 per il sottopassaggio del bivio, che ha dovuto pagare per sentenze passate “ingiudicato”. (Ricordiamo che l’amministrazione precedente rappresentata dal sindaco Riccardo Incagnone e Vicesindaco il rag. Pippo Giuseppe Lo Cascio, non si presentava in Tribunale per difendere gli interessi del Comune e della Cittadinanza, facendo si che il Comune venisse condannato in contumacia cioè per mancata opposizione con le conseguenze citate dal sindaco Rino Greco. Oggi l’ex vicesindaco rag. Pippo Giuseppe Lo Cascio è nuovamente candidato con la lista Franco Aiello Sindaco Esperienza e Rinnovamento, che grazie alla esperienza maturata, potrebbe in caso di elezione, dare un ulteriore contributo alla gestione delle spese del comune di Bolognetta “nostra deduzione tratta dalla sentenza n. 1050/2010 della Corte dei Conti”). Ma grazie all’esperienza personale del Sindaco Rino Greco, quale ex funzionario delle Agenzie delle Entrate, di saper trattare in giudizio con le parti, è riuscito a far risparmiare al Comune ben 150.000,00 sul bivio e per un totale complessivo di ben € 900.000,00 su tutti i debiti. Altro che sindaco spendaccione che fa “straviari l’aceddi”. (Su richiesta dello stesso che ha incitato un applauso la folta platea ha risposto battendo le mani).
Ha concluso con un commiato ringrazio al presidente del Consiglio Nino Lo Cascio, alla giunta municipale, al vice sindaco Franco Aiello, a tutti i consiglieri ed in particolare a chi si è dissociato, agli impiegati comunali che in massima parte ha lavorato con lealtà e dedizione, citando le dott.sse Guttilla e Baio, alla cooperativa La Primavera della sig.ra Santina Acuto con tutti gli impiegati per il servizio svolto, agli LSU, ai contrattisti, agli operai, al segretario comunale, ai suoi consulenti Lina Garigliano, Michelangelo Spataro, Oddo Salvatore, ai difensori civici avvocati Loredana Nalli e Giusi Di Fresco, alla preside che adesso andrà in pensione, al comandante della Stazione dei Carabinieri Giuseppe di Grazia, al parroco sempre presente nella comunità Padre Pino Graziano, ai Bolognettesi dell’estero, ed un grazie emozionante alla figlia ed alla sua famiglia.
Con tono molto commosso, ha augurato a tutti i candidati una serena campagna elettorale.
1 commento:
Per alcuni politici il programma è l'architrave della politica. La sua scrittura è un momento purificatorio. Non importa che dopo le elezioni sia rispettato. L'importante è esibirne uno. E più grosso è, più impressiona. Per certi politici il programma riassume in sé la complessità della politica. Che i cittadini capiscano è un altro discorso. Nel 2007 Rino Greco scrisse un programma grosso quasi come una Bibbia che nessuno è mai riuscito a leggere fino alla fine. Forse neppure lui. Piuttosto che avventurarsi in ore di lettura e di studi il cittadino lo elesse sulla fiducia (non aveva altre alternative con una sola lista). Tra il cittadino e l'eletto l'unica relazione possibile è il programma, ma chi lo scrive sa a priori che serve solo a imbonire e chi lo legge (ma quanti?) si disinteressa della sua applicazione. Il programma diventa solo l'ennesima recita, una consolidata presa per i fondelli. Il programma è una somma di dichiarazioni di principio da ignorare o, per poi, fare l'esatto contrario. Il sindaco uscente promise cinque anni fa, con il suo programma, mari e monti ai cittadini Bolognettesi. Chi lo ha ascoltato in occasione del saluto di commiato, si è reso conto di quanto siano verosimili le osservazioni di cui sopra. Il programma è un libro dei desideri mai esauditi perché il cittadino non ha gli strumenti (che vanno introdotti) per verificarne l'attuazione e potere intervenire.
E’ pertanto necessario introdurre, nello statuto e nei regolamenti comunali, da parte di chi andrà a vincere la competizione elettorale di quest’anno, l’istituto della democrazia diretta, che possa manifestarsi a cominciare dalla campagna elettorale e successivamente tramite incontri almeno semestrali con i cittadini, in pubblici dibattimenti dove i candidati e successivamente amministratori rispondano, chiariscano, accettino suggerimenti e proposte dai loro elettori, in materia di bilancio, piano regolatore, raccolta differenziata dei rifiuti e loro sfruttamento (ricordando che i rifiuti sono una risorsa non un problema), acqua e tutte quelle questioni che abbiano un risvolto sociale e quindi siano di interesse generale, avendo presente che: Il cittadino paga (anche le indennità degli amministratori) e pertanto ha il diritto di conoscere come vengono spesi i suoi soldi e se questo non accade deve avere la possibilità (tramite referendum senza quorum) di mandare a casa chi avrebbe dovuto rappresentarlo e fare i suoi interessi e invece non li ha fatti!!!
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